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7) Tensione, coraggio e vittoria: la cronaca di un giorno indimenticabile

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La notte prima della battaglia

Il giorno tanto atteso era arrivato: il pitch finale per vincere l’incubazione al Murate Idea Park. Un’occasione decisiva per GiurisApp, ma anche il culmine di settimane fatte di slide riscritte mille volte, domande preparate a memoria e sogni infilati tra le righe di un PowerPoint. Marco era andato a Bologna, a casa di Carlo, per l’ultima preparazione. L’idea era chiara: ripassare insieme per sentirsi più sicuri. La realtà? Un disastro.

Le prove sembravano un incubo: le parole si incastravano, le slide parevano confuse, e ogni tentativo finiva con un “rifacciamolo da capo”. Il morale era a terra. Ma chi ha vissuto almeno una volta l’ansia da performance lo sa: la sera prima di un grande evento va sempre così. È il momento del dubbio, della tensione, del “non ce la faremo mai”. Eppure, proprio quando tutto sembra andare storto, si comincia a costruire la vera concentrazione.

Il viaggio e il pitch della vittoria

All’alba, partenza verso Firenze. Treno delle 6.30. Zaini in spalla, volti tesi, silenzi lunghi come i corridoi della stazione. Qualche battuta per alleggerire l’aria, ma si sentiva: la pressione era altissima. Durante il viaggio, una sola domanda rimbalzava tra i sedili: “Abbiamo fatto abbastanza?”

Arrivati al MIP, una rapida ultima prova nel foyer. Stavolta sembrava andare meglio. Le parole uscivano con più sicurezza, il discorso aveva una forma.

Pranzo leggero con gli altri team, sorrisi di circostanza, occhi che parlavano da soli. Tutti sapevano che da lì a poco si sarebbe deciso tutto. Poi il momento. Il palco. Le luci. Il microfono. Marco e Carlo sono saliti sul palco e hanno fatto quello che dovevano fare: presentare GiurisApp come se fosse già realtà.

Parole chiare, ritmo giusto, slide che scorrevano al tempo della voce. La tensione si è trasformata in energia, la paura in lucidità. Le domande della giuria? Centrate, ma mai destabilizzanti. Ogni risposta era pronta, ogni incertezza lasciata fuori dalla sala. E alla fine… è successo. GiurisApp aveva vinto.

Dal dodicesimo posto della preselezione alla vittoria finale. L’incubazione al Murate Idea Park era nostra. Un risultato conquistato con la forza della visione, con la determinazione di chi ci crede anche quando sembra tutto in salita.

Si festeggia!

Non servivano grandi piani. Bastava esserci, insieme. Un aperitivo al volo, tra brindisi e risate liberatorie. Non era solo una vittoria: era una conferma che l’idea stava in piedi, che il team funzionava, che il lavoro aveva un senso. Era il giorno più bello, finora.

E adesso?

Il giorno dopo sembrava passato un mese. La stanchezza era quella di una maratona, ma anche la consapevolezza: ora iniziava la vera corsa.

L’incubazione significava mentoring, fondi, visibilità. Ma anchepressione, aspettative e nuove sfide da affrontare. GiurisApp aveva conquistato un’opportunità. Ora doveva dimostrare di meritarla.

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Il giorno della svolta: il pitch vincente di GiurisApp per l’incubazione al Murate Idea Park